“Riso di vino e d’acque”, tra le Colline e il Sesia.




Un ciclo di incontri sul romanico novarese e sull’itinerario antonelliano per animatori culturali volontari e per “esperti” junior proposto dal progetto di valorizzazione “Riso di vino e d’acque”, tra le Colline e il Sesia.

A Ghemme e a Carpignano Sesia è in corso un ciclo formativo rivolto ad animatori culturali volontari che intendono occuparsi dell’apertura dei siti culturali delle Terre tra le Colline novaresi e il Sesia per favorire la loro conoscenza e fruizione.

E’ un’azione progettata dal piano di valorizzazione “Riso di vino e d’acque”, coordinato dall’ATL della Provincia di Novara, che a fine maggio promuove anche un intervento sperimentale rivolto a studenti della scuola secondaria di primo grado (ex-media), per far conoscere e frequentare i beni culturali fin dall’età scolare.

“Esperti in erba raccontano il romanico” è la denominazione data all’esperimento che si terrà a Carpignano Sesia il 27 maggio. Parteciperanno undici ragazzi che vogliono studiare il romanico per raccontarlo ad altri ragazzi e anche a persone adulte.

Il bene prescelto per lo studio è la chiesa di San Pietro. Docente dell’insolita lezione sarà il professore Franco Dessilani, dell’Associazione “Amici di S. Pietro”, con la collaborazione dell’Amministrazione comunale di Carpignano.

Come ogni esperimento ci sarà anche una prova sul campo con visita alla chiesa di S. Pietro e passeggiata nel castello-ricetto per osservare le caratteristiche del borgo e anche parlare “a caldo” dell’esperimento.